Al termine di una giornata sotto il sole cocente di un giorno qualsiasi, di un mese qualsiasi, di un anno qualsiasi ma di un Era Preistorica, trascorsa a dare la caccia a qualcosa di commestibile, fece rientro nella sua caverna un homo. Non si sa sino a che punto erectus ma sicuramente un acuto osservatore del mondo circostante, ma soprattutto dotato di notevole vena o estro artistico.
Sasso alla mano, o quello che l’era, tra la folla dei soliti curiosi e dei critici feroci, incominciò a “graffittare” ed abbellire, quindi, il suo angolo di paradiso, la sua roccia di casa.
E con il suo sasso, o quello che l’era, fu il primo a riprodurre che so un mammut, o quello che l’era.
Per questa sua genialata gli homo erectus, confinanti nelle grotte vicine, lo invitavano a fare lo stesso nelle proprie grotte o nelle loro caverne.
Fino a che qualcuno lo imitò.
Forse cambiò persino tecnica.
Forse riuscì addirittura a far meglio…come qualcuno disse: “l’allievo ha superato il maestro”. Forse…non potrà mai essere soddisfatto perché senza il maestro, senza l’ideatore molto probabilmente quella caverna, oggi, sarebbe priva di graffiti.